Le pubblicità di moda rispecchiano la società, e da un punto di vista psicologico aiutano a capire come vengono rappresentate le donne.
A titolo esemplificativo, ho selezionato due pubblicità della stessa Maison, Chanel e li ho messi a confronto. Il primo annuncio è datato 1990 a cui mi riferisco con “Annuncio 1”, mentre il secondo è del 2020, “Annuncio 2”.
Entrambi gli annunci hanno lo stesso scopo di vendere accessori di lusso, ma la strategia di comunicazione è diversa.


Comunicazione strategica
In che modo queste pubblicità creano il fascino e la spinta emotiva ad acquistare gli accessori? Nell’Annuncio 1 il target può essere l’uomo o la donna.
La donna è il soggetto attivo che ammira il gioiello che tiene tra le mani. L’immagine lascia intendere che sia stato proprio l’uomo l’autore del grande gesto di regalare quel gioiello.
Nonostante appaia passivo, l’uomo gioca un ruolo psicologico primario nel modo in cui la donna si è procurata l’accessorio. Sta provocando una sorta di devozione della donna verso l’oggetto di lusso tanto che lei non rivolge alcuno sguardo all’osservatore.
Lo stile della donna è impeccabile. I capelli sono raccolti, l’uniforme è raffinata e indossa molti accessori lussuosi che la posizionano in una fascia elitaria. Il messaggio trasmesso è quello di uno stile di vita estremamente elevato che esclude i lettori.
L’Annuncio 2 è un audace primo piano di una donna. È sola, crea un contatto visivo con l’osservatore. Ma non cerca empatia. Al contrario, il suo atteggiamento è provocatorio e forte, quasi provocatorio. Rappresenta quella nicchia del mondo del lusso accessibile a pochi.
La stessa scelta di optare per una modella dai tratti asiatici rende lo spot ancora più inclusivo considerato che è rivolto ad un ristretto pubblico d’élite su scala mondiale. Indossa accessori audaci che deve avere acquistato da sola.
Il suo stile può essere riassunto con il termine quiet luxury, ovvero un tipo di lusso disinvolto: ben realizzato e di forte impatto nonostante appaia acqua-e-sapone e minimalista.
La mia lettura di questo confronto evidenzia l’innegabile potere della donna nell’Annuncio 2. Incarna senza sforzo l’ideale del lusso semplice e naturale, ma allo stesso tempo mostra grande forza e determinazione, dando maggiore valore ai gioielli di lusso che indossa.
