La collezione Gucci Resort 2024 si è svolta presso il Gyeongbok Palace di Seoul, location insolita per una sfilata di moda.
A mio avviso, questa scelta geografica ha un duplice significato. Da un lato potrebbe trattarsi solo di una strategia di marketing dettata dalla costante e continua crescita del mercato sudcoreano. Dall’altro può essere un vero e proprio omaggio alla cultura coreana attraverso il florido segmento del lusso che gioca un ruolo rilevante in questo contesto.
È interessante notare che, in ogni caso, la collezione non mostra alcun accenno a una visione stereotipata della moda asiatica. Gucci non solo rende omaggio alla moda coreana ma la mostra attraverso uno stile streetwear con catene, tagli oversize con una chiara influenza sportiva. La sperimentazione di Gucci è un efficace scambio di visioni, dove la moda occidentale non predomina su quella orientale.
L’esempio di Gucci incoraggia il dibattito su come i marchi di moda abbracciano aspetti socioculturali rilevanti, quali la diversità culturale e lo scambio, privi di un punto di vista eurocentrico dominante. La stessa sfilata è un modo per fondere due culture distanti e costruire un’unione culturale.
Come si muovono i brand
Mostrare un’opinione forte su una questione sociale o sostenere un’altra cultura aumenta la visibilità del marchio e la sua stessa esposizione, favorendo un maggiore supporto da parte del consumatore potenziale. Sebbene questa esposizione possa essere utilizzata come strategia di marketing, ciò che conta è il potere che i marchi possono esercitare con i loro messaggi.
Ci sono casi in cui omaggiare un’altra cultura possa portare in realtà ad una forma di appropriazione culturale, il che significa che i brand devono considerare attentamente come andranno ad approcciare lo scambio culturale.
Credo che le nuove generazioni si aspettino che i brand lascino un impatto positivo e si schierino sulle questioni sociali. Mai come ora la moda deve essere socialmente coinvolta perché pesa sulla nostra vita e non è più un mondo frivolo e totalmente distaccato.
E se vedessimo le strategie di marketing positivamente per pensare in modo critico, incoraggiando ad un impegno socioculturale?
Le nuove generazioni stanno aumentando il loro interesse verso la responsabilità del marchio e si aspettano che i marchi aprano ai cambiamenti e li promuovano in favore di una maggiore tolleranza e crescita culturale.
