Un po’ di tempo fa sono stata a Londra per frequentare un corso e dopo essere stati divisi in gruppi avevamo il compito di inventare un titolo forte e risonante per un ipotetico numero di settembre di Vogue.
Essendo un ex studente di Race Critical Theories, ho pensato che fosse interessante dedicare un numero al concetto di Blackness, usando un titolo come “Black is bold” … La mia idea è stata istintivamente approvata da tutti i membri del gruppo, ma tuttavia, i nostri mentori non erano d’accordo, perché “i lettori erano principalmente bianchi e non avrebbero appoggiato questo punto di vista” … È stato un momento di totale delusione: non mi sarei mai aspettato una risposta del genere, che non era di tendenza parlare di questo tema, che le persone non sarebbero state pronte a questo.
Quello che è venuto dopo la delusione è stata l’idea che una rivista, e in questo caso un’autorità della moda, potesse però aiutare a educare le persone o almeno iniziare a rompere quei muri di silenzio su questo argomento.
Che dire del rivoluzionario numero dell’ex redattrice di Vogue Italia Franca Sozzani quando ha pubblicato un numero incentrato sull’essere neri che mirava a celebrare questo colore della pelle e le persone di colore più rilevanti? Ha avuto effetto? Sì, senza dubbio. Il numero aveva stravenduto: questo perché? Era la prima volta che una rivista influente dal target eurocentrico e bianco parlava ad un pubblico più ampio, ovvero non solo donne bianche.
Ora sfogliando una rivista di moda: quanti modelli bianchi ci sono? E quanti di loro sono neri?
Credo che dovremmo iniziare a ripensare a come trattiamo e consideriamo l’altro e iniziare davvero ad abbracciare la diversità nel colore della pelle.
Per questo articolo ho scelto una foto che mi è piaciuta molto che ho visto durante il Fuorisalone a Milano nel 2019 dove Bulgari ha mostrato i suoi gioielli indossati da splendide modelle nere. È una porta aperta alla diversità?
